Quando il raffreddore compromette l’udito del bambino: il rimedio è termale

Spesso i primi segnali della sordità rinogena passano inosservati. Un bambino che alza troppo il volume della TV, chiede di ripetere le frasi o a scuola è distratto e commette errori potrebbe avere una difficoltà uditiva legata a un’infiammazione dell’orecchio medio. “Il sintomo prevalente è l’ipoacusia trasmissiva – spiega la dottoressa Raffaella Riggio, otorinolaringoiatra delle Terme di Castel San Pietro -, dovuta a un versamento catarrale che si forma dopo raffreddori ricorrenti”.

Ma non è un problema solo dei bambini. “Anche gli anziani ne soffrono: la sordità rinogena aggrava il calo fisiologico dell’udito, favorendo isolamento e difficoltà sociali”, prosegue la dottoressa Riggio.

Il ciclo di cure per sordità rinogena prevede 12 giorni di inalazioni e insufflazioni o politzer tubarici, che ventilano l’orecchio medio e lo liberano dalle secrezioni. “Le acque sulfuree hanno proprietà anticatarrali e rigeneranti – precisa la dottoressa – e, utilizzate per irrigazioni, doccette nasali, humage e inalazioni, migliorano anche la funzionalità dell’orecchio medio”.

Un ciclo all’anno di cure inalatorie è consigliato anche a scopo preventivo, per stimolare il sistema immunitario e proteggere l’udito. Per accedere alle cure basta avere la prescrizione rilasciata dal proprio medico di famiglia (la ricetta rossa), e chiamare le Terme per fissare un appuntamento per la visita di ammissione. Il tutto al solo costo del ticket.

Terme di Castel San PIetro - Udito bambini

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